Progetti

Nell’arco dei suoi trent’anni di attività, la Rete regionale Archivi UDI dell’Emilia-Romagna ha promosso numerose progettualità.

A pochi anni dalla costituzione della Rete, il seminario regionale Progetto di recupero, ordinamento, valorizzazione di un patrimonio storico delle donne, (Bologna, 9 febbraio e 13 aprile 1991), richiama l’importante processo di costituzione degli archivi UDI emiliano-romagnoli. L’anno successivo un secondo appuntamento è dedicato espressamente al legame tra archivi e memoria 50:13=UDI percorsi della memoria idee per il futuro (14 e 21 novembre 1992).

Il Cinquantesimo della Resistenza e la stessa ricorrenza per la nascita dell’associazione, tra 1994 e 1995, sono occasione di riflessioni “incrociate” sulla soggettività femminile e si “rincorrono” in moltissime iniziative culturali nella regione. In questo contesto, l’UDI assurge a terreno d’indagine accademica e i suoi archivi diventano luoghi d’incontro tra studentesse e storiche da una parte, donne che hanno fatto la storia dell’associazione in prima persona dall’altra. Viene così realizzato a Modena il seminario Soggettività femminili in (un) movimento. Le donne dell’UDI: storie, memorie, sguardi (18 dicembre1999). La ricerca presentata in quell’occasione parte da una rassegna di fonti e studi sulla storia dell’associazione, ma mira ad indagare le soggettività femminili (sempre in “movimento”) che hanno attraversato l’UDI (intesa come “movimento” delle donne).

Gli anni Duemila si aprono con la pubblicazione degli atti del seminario Soggettività femminili in (un) movimento, a cura di Vittorina Maestroni, Collana Storie Differenti del Centro documentazione donna di Modena, seguita nel 2002 dall’uscita nella stessa Collana di un secondo volume: Volevamo cambiare il mondo. Memorie e storie delle donne dell’Udi in Emilia-Romagna, a cura di Caterina Liotti, Rosangela Pesenti, Angela Remaggi e Delfina Tromboni, edito da Carocci. basato su novantaquattro interviste realizzate sul territorio regionale a tre generazioni di donne che hanno trovato nell’UDI un luogo di appartenenza personale e politica.

La pubblicazione poi della Guida nazionale degli Archivi UDI (2002), sotto l’egida della Direzione Generale degli Archivi (Ministero per i Beni e le Attività Culturali), è l’occasione per una rinnovata riflessione sui patrimoni della Rete Archivi UDI dell’Emilia-Romagna, anche alla luce delle nuove sfide poste dalla digitalizzazione.

Il seminario Documentare la differenza. Gli archivi delle donne tra memoria e innovazione tecnologica svoltosi a Bologna nel 2004, vede importanti sinergie con la Regione Emilia-Romagna e la Soprintendenza Archivistica per l’Emilia-Romagna. È in tale contesto che viene realizzata una prima guida degli archivi della Rete. Nel 2004, l’Associazione nazionale degli archivi UDI promuove con la sede nazionale dell’UDI la mostra Donne manifeste. L’Udi attraverso i suoi manifesti 1944-2004 che espone una selezione di manifesti provenienti dall’Archivio centrale UDI. La mostra diventa itinerante e la Rete regionale gestisce il percorso regionale realizzato tra il 2005 e il 2006 nelle tappe di Reggio Emilia, Bologna, Ravenna, Modena, Forlì, Cesenatico, Imola, Ferrara.

Negli anni Duemiladieci, vengono sviluppate importanti progettualità, anche a carattere tematico, in stretta correlazione anche con gli anniversari del calendario civile. Nel 2013, la Rete regionale Archivi UDI sviluppa, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, il progetto Welfare in Emilia-Romagna: una storia di donne. Gli archivi dell’UDI raccontano, i cui risultati sono stati presentati nel seminario pubblico Cittadinanza femminile plurale. Gli archivi dell’UDI per una storia del welfare in Emilia-Romagna (Bologna, 21 ottobre 2013).

A partire dai progetti sviluppati dai singoli archivi per il 70° anniversario della nascita dei Gruppi di Difesa della Donna e per l’Assistenza ai Combattenti della Libertà, nel 2015 è organizzato il seminario regionale Raccontare non basta. Per una riflessione sui Gruppi di Difesa della Donna in Emilia-Romagna (Modena, 21 novembre 2015), che promuove una riflessione sull’importanza di questa organizzazione tra contesto regionale e nazionale con un focus sulle fonti presenti presso gli archivi UDI. Proprio su questo tema, la Rete sostiene con convinzione la pubblicazione nel 2018 del volume di Laura Orlandini, La democrazia delle donne. I gruppi di Difesa della Donna nella costruzione della Repubblica (1943-45).

Analogamente, la Rete sostiene e promuove la diffusione del volume curato da Caterina Liotti, Differenza Emilia. Teorie e pratiche politiche delle donne nella costruzione del “modello emiliano”, pubblicato nella Collana Storie Differenti del Centro documentazione donna di Modena, edito da Bradypus (2019). Nel 2019, in occasione del trentennale della costituzione della Rete regionale Archivi UDI dell’Emilia-Romagna viene realizzata la Giornata di studio Storia di archivi, donne, welfare (Bologna, 23 ottobre 2019), in collaborazione con l’Associazione nazionale degli Archivi UDI, il Comune di Bologna, la Regione Emilia-Romagna. A partire dal 2018, la Rete regionale ha avviato un importante progetto di consolidamento del patrimonio degli archivi aderenti, con la creazione di nuovi strumenti di accesso informatizzati sul portale IBC Archivi.

Per ulteriori approfondimenti si veda anche: Micaela Gavioli, La Rete archivi Udi dell’Emilia Romagna e il progetto “Welfare in Emilia Romagna: una storia di donne. Gli archivi dell’Udi raccontano”